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Paolo Quondam e i 100 gol in maglia rossoblu
2311/2019
Paolo Quondam e i 100 gol in maglia rossoblu

L'intervista di Eccellenzacalcio.it


I tifosi della Narnese gli cantano: “Prendi il palo, la traversa, bomber gol, bomber gol. Butta giù la rete, butta giù la rete, facci un gol, facci un gol”. A Paolo Quondam non è stato necessario buttarla giù. E' bastato gonfiare due volte la rete per spianare la strada alla Narnese, nella vittoria per 3-1 di domenica scorsa contro lo Spoleto, toccando così quota 100 gol in maglia rossoblù.
“Sono sincero – fa notare subito il puntero classe 1985 – non mi ricordavo neanche. Appena rientrati nello spogliatoio però me l'hanno fatto notare. Abbiamo un tifoso che tiene tutte le statistiche. I tifosi della Narnese sono speciali anche per questo”. Tutte scuse per non pagare un rinfresco ai compagni ma a un Quondam così si può perdonare di tutto. Capocannoniere di una Narnese capolista e del campionato, in tandem con Danieli, con i suoi 7 gol.
“Sì ma non ci sono solo io – si schernisce subito – perché Roberto (Rocchi ndr) sta facendo grandi cose e Lorenzo (Raggi ndr) neanche ve lo dico. Ed è vero che siamo il miglior attacco del campionato ma lì dietro non so se avete visto quello che stanno facendo nelle ultime domeniche. Hanno alzato un muro”.
La voglia di conquistare di nuovo quella serie D è tanta per uno che la maglia rossoblù ce l'ha addosso. Un narnese che ha sempre giocato nella Narnese, tranne 4 stagioni in giro per il ternano fra Campitello, Maroso, Amc 98 e Arrone. “Quando abbiamo vinto il campionato nel 2005 ero un fuoriquota e ancora facevo il difensore. Nel 2013 ho segnato 17 gol ma non ho vinto la classifica cannonieri. Ecco, il sogno è l'accoppiata: campionato e classifica marcatori. Poi smetto davvero”.
A Narni, c'è da scommetterci, la statua in piazza, a dimensioni naturali, sarebbe pronta: “Vista la stazza – sorride – non gli conviene... Battute a parte, qui si sogna ma è durissima. E' chiaro che noi ci proveremo ma quest'anno il livello è molto alto”.
E pensare che Paolo Quondam avrebbe anche potuto smettere. “L'ho pensato sul serio tre stagioni fa. Non segnavo, non stavo bene. E Sabatini mi metteva in panchina. Non me ne facevo una ragione, ero nero. Anche col mister. Adesso posso dirlo. Aveva ragione lui.
Marco Sabatini è un esaurito, nel senso buono del termine, ma è uno che ti dice le cose in faccia. Lui tratta alla stessa maniera il più vecchio e il più giovane, il fuoriquota e quello con 100 partite in serie C. Guarda solo come ti alleni e come ti comporti”.
Sabatini esaurito, un aggettivo invece per il presidente Garofoli e il ds Gambini? “Qui devo parlare bene sennò mi cacciano. Il presidente Garofoli è uno umile e con i piedi per terra, nonostante potrebbe fare voli pindarici. E credo sia la forza di questa società. Gianluca Gambini è uno positivo. Uno che ha sempre un sorriso e una parola di conforto anche nei momenti difficili. A proposito, posso dirla una cosa? Credo che un momento così bello, al di là di come andrà questo campionato, ce lo meritiamo, per quello che abbiamo passato in questi ultimi mesi. A partire dalla scomparsa del nostro tifoso, Valeriano, passando per quelle del presidente Moreno Gubbiotti e del magazziniere Franco Straminelli, fino ad arrivare alla disavventura, per fortuna stavolta a lieto fine, di Pasquale. Ecco, credo che quanto successo a Cunzi ci abbia unito ancora di più. Quando ci siamo rasati tutti i capelli a zero ho avuto la sensazione che sarebbe stato un anno diverso dagli altri. E non aggiungo altro per scaramanzia”.
Ma la dedica per i 100 gol? “Non è una vera e propria dedica ma un ricordo. Perché sinceramente a me la domenica manca quel “Daje Quondammmeee” dagli spalti, urlato dal presidente Gubbiotti, con le sue 4 E e 5 E aggiunte al mio cognome, e il rito scaramantico con Franco”.
Che sarebbe? “Toccatina alle parti basse, da parte mia, con tanto fischio, poco prima di entrare in campo, sotto il tunnel del San Girolamo. E lui che subito dopo ci passava una lattina di coca cola da bere a metà con Lorenzo (Raggi, ndr)”.
Coca e rum? “No, liscia. Il rum ce lo metteremo noi se il sogno si realizzerà...”. Con Franco a brindare da lassù...

Intervista di Nicola Agostini (www.eccellenzacalcio.it) - Foto by Valerio Caprino